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Il caso degli enti privati aderenti a religioni minoritarie. Tra eguaglianza e diversità di trattamento
25.04.2021

Apr

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L’interrogativo inerente al trattamento giuridico delle confessioni religiose minoritarie si rinfrange in una pluralità di questioni concernenti principalmente l’eguaglianza e la libertà degli individui e dei gruppi, i limiti della democrazia maggioritaria, la tolleranza, l’oggetto dei diritti e le modalità di esercizio, la tutela del pluralismo e delle differenze e così, in ultimo, il senso stesso del diritto e dei principi della legislazione. In un mondo globalizzato, con realtà riccamente connotate da una popolazione di variegate credenze e con l’avanzare del fenomeno di secolarizzazione, la sfida della regolamentazione della convivenza diviene sempre più ardua da gestire da parte dello Stato. In quest’ottica nelle pagine che seguono si tenta di fornire una soluzione al problema – specifico ma significativo per la sua potenziale generalizzabilità in via metodologica ad analoghe questioni - del trattamento statale da riservare agli enti privati aderenti a confessioni minoritarie.

scritto da Geraci Rosa
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La ‘carcerazione di massa’ a Roma tra fine monarchia e gli inizi della repubblica
24.04.2021

Apr

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Le lautumiae erano cave di pietra da cui si estraeva il materiale per la costruzione della città. I grammatici, come Varrone e Festo, evidenziano la derivazione greca del lessico latino. Infatti, la latomia più grande, così descritta da Cicerone, si trovava a Siracusa. In entrambi i casi, questi luoghi si trasformarono in prigioni. In particolare, dopo la sconfitta di Annibale, la città di Roma fu travolta da importanti trasformazioni sociali ed economiche con inevitabili ripercussioni sulle magistrature cittadine e sulle ‘strutture detentive’. Pertanto, questi luoghi furono adibiti a campi per la prigionia di massa.

scritto da Romano Luigi
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Sull'inutilità del processo in Salvatore Satta, ovvero: sul valore filosofico dell'esperienza giuridica
23.04.2021

Apr

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Questo saggio propone alcune riflessioni a partire da Il mistero del processo e Il giorno del giudizio di Salvatore Satta, con lo scopo di indagare il rapporto tra filosofia e diritto, o, per meglio dire, il possibile valore filosofico dell’esperienza giuridica. Per fare questo, in un primo momento, prenderò in considerazione il motivo per cui, secondo Satta, il processo non ha scopo, scoprendo così il Mistero che ne costituisce l’intima essenza, pur tuttavia rimosa nel corso dell’età moderna. Questo mi darà l'opportunità di mettere in discussione la natura del sapere filosofico e la sua apparente inutilità, anche in relazione al diritto e all'attività tipica del giurista, che consiste, secondo Satta, in un'opera di creazione di concetti. In questo modo potrò considerare alcune simiglianze e le rispettive differenze fra sapere giuridico e sapere filosofico, l'origine del quale è da sempre identificata con la meraviglia. Riflettendo su tale ultimo aspetto sarà infine possibile recuperare alcune considerazioni di Satta sulla crisi del giudizio e del diritto così come concepito dalla modernità, proponendo un possibile modo di ripensarne il fondamento.

scritto da Puppo Federico
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La démocratie locale en France
28.02.2021

Feb

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Il saggio offre una panoramica generale, in teoria e in pratica, della "democrazia locale" in Francia da una prospettiva costituzionalistica. In primo luogo, questo concetto viene analizzato in relazione alla democrazia nazionale, considerando che la Francia ha una lunga tradizione di accentramento e che l'esperienza più recente di decentramento presenta forme diverse rispetto alla devolution inglese o all'autonomia locale italiana e spagnola. In secondo luogo, l'autore si concentra sul rapporto tra democrazia locale e democrazia diretta. Infine, l'articolo si concentra sulla questione del dimensionamento territoriale delle autorità locali e sulla questione ancora più ampia dei sistemi elettorali locali.

scritto da Verpeaux Michel
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Compétence exclusive du législateur national dans la mise en œuvre des droits constitutionnels de pétition locale et de référendum local
27.02.2021

Feb

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Il 9 luglio 2020, la Corte amministrativa di appello di Lione, adita dal comune di Grenoble, conferma la sentenza del Tribunale amministrativo di Grenoble del 24 maggio 2018 che aveva annullato la procedura di consultazione e voto cittadino istituita dalla città di Grenoble. L’annullamento si basa sulla mancanza di competenza concorrente degli enti locali per regolare il diritto di petizione locale e il diritto di referendum locale e la mancanza di potere di auto-organizzazione delle autorità locali. Questa sentenza stabilisce la competenza esclusiva del legislatore nazionale a definire le condizioni di attuazione dei diritti costituzionali di petizione locale e di referendum locale.

scritto da Boyer Alain
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Il fenomeno delle infiltrazioni della criminalità organizzata nelle istituzioni locali (1991-2020)
26.02.2021

Feb

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Il fenomeno delle infiltrazioni mafiose nelle istituzioni locali ha assunto negli ultimi anni dimensioni molto preoccupanti. L’analisi puntuale della documentazione riguardante i provvedimenti di commissariamento adottati dal Governo offre utili spunti di riflessione su possibili miglioramenti di alcuni aspetti della disciplina dettata dal Testo unico degli enti locali.

scritto da Marotta Giulio
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Presentazione
25.02.2021

Feb

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Compliance e prevenzione della corruzione nelle amministrazioni pubbliche. Modelli organizzativi e profili di responsabilità
24.02.2021

Feb

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Dopo oltre un lustro dall’introduzione dei Piani triennali per la prevenzione della corruzione nelle amministrazioni pubbliche, è possibile operare un primo bilancio anche in confronto con l’“omologo” “Sistema 231”. Se appare attenuato il problema dell’ambito soggettivo di applicazione grazie alle Linee guida dell’ANAC, profili critici emergono tuttora con riferimento agli enti di piccole dimensioni, agli oneri economici e organizzativi richiesti, ai profili di responsabilità e alla valutazione dei modelli in sede giurisdizionale. L’opportunità di rivedere e migliorare profili organizzativi e prassi procedimentali nella predisposizione dei Piani merita tuttavia di essere valorizzata e può contribuire ad un quadro di complessivo miglioramento dell’azione amministrativa.

scritto da Casabona Antonio
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Ideologia nel rapporto di lavoro tra tutela dei diritti dei lavoratori e dell’identità valoriale dell’impresa
23.02.2021

Feb

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Nel contributo, l'A. prende in esame il ruolo dell'ideologia nel rapporto di lavoro subordinato, dal duplice punto di vista del lavoratore e del datore di lavoro. Attraverso una rilettura critica della dottrina e della giurisprudenza espressesi sul tema del rapporto tra il credo (o, meglio, le convinzioni personali) ed il lavoro, l'A. giunge a sostenere l'opportunità di un adeguato, proporzionato e giustificato contemperamento degli interessi in gioco, tale da non ampliare eccessivamente l'area del debito del lavoratore, senza al contempo pretermettere il rilievo della connotazione valoriale dell'impresa.

scritto da Boscati Alessandro
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Mucius Scaevola et le ius naturale. La construction de la résilience dans la gestion du risque d’inondations
22.02.2021

Feb

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Lo ius naturale come sfera normativa del diritto è ritenuto dagli specialisti del diritto romano sconosciuto durante la Repubblica e ignorato nel Principato, nonostante le diverse definizioni dell’espressione che troviamo nelle fonti dall’età repubblicana fino a quella giustinianea. Queste definizioni recano tutte l'impronta delle influenze culturali dei circoli intellettuali da cui promanano. D’altra parte, alcuni frammenti di Q. Mucius Scaevola sulla gestione delle alluvioni e sull'actio aquae pluviae arcendae, conservati nel Digesto giustinianeo, ci portano a formulare l'ipotesi che lo ius naturale come codice morale composto sulla base dei vecchi mores sia stato integrato nel primo secolo a.C. nella nuova struttura analitica per genera et species dello ius civile. Lo ius naturale diventerà quindi sotto l'influenza della filosofia greca un corpus di dottrine intese ad adeguare il codice morale ancestrale al fine di crear nuovi equilibri nella gestione delle risorse idriche di fronte al cambiamento climatico, ma senza alterare le ipotesi di partenza. La nuova dimensione normativa arricchita da queste influenze culturali genera un'etica di gestione che faciliterà la costruzione dell'approccio resiliente del modello romano di gestione del rischio alluvione.

scritto da Hermon Ella
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