fbevnts News (29)

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A cherry waiting for the cake: past and present of solidarity in Europe
28.06.2019

Jun

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Il fondamento teorico della protezione sociale si rintraccia nel principio di solidarietà che mira ad assicurare specifici diritti sociali al fine di rimediare i differenti volti della vulnerabilità. La protezione sociale assicurata dallo Stato, offre eguali opportunità per una vita dignitosa, laddove la sua mancanza è la principale causa del malessere sociale, specialmente in tempi austerità. L’attuale crisi economica e politica in Europa è anche il risultato della debolezza dell’impegno delle istituzioni europee verso la solidarietà e i diritti sociali. Il principio di solidarietà, benché testualmente previsto nei Trattati Europei, appare molto simile ad una ciliegina in attesa della torta che avrebbe bisogno dei maggiori rinforzi di un modello cittadinanza europeo veramente sociale.

scritto da Chiarella Paola
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Dal globalismo economico al cosmopolitismo giuridico. Una riflessione tra effettività e idealità
27.06.2019

Jun

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Il saggio intende presentare il principio della sovranità nazionale come un fattore essenziale per la transizione da un modello riduttivo di globalizzazione, in cui l’identità degli individui e degli Stati tende a essere assorbita nelle dinamiche impersonali dell’economia e della finanza, a un modello ideale di globalizzazione intesa organicamente nei termini di un cosmopolitismo giuridico capace di superare, senza alcuna negazione, sia il livello nazionale che il livello internazionale della società umana nella direzione di un ulteriore livello, propriamente sovranazionale. Si tratta dell’idea cosmopolitica di realizzare, attraverso l’intrinseca diffusività o universalità dei princìpi fondamentali del diritto, il basilare nesso dialettico di “unità nella differenza”, rendendo possibile una nuova relazione tra tutto e parti, comunità mondiale e dimensione nazionale. Ciò significa che in una vera globalizzazione, giuridica e cosmopolitica, le prerogative di sovranità e autodeterminazione di ogni popolo sono adeguatamente garantite, entro i limiti dei doveri di pacifica coesistenza e di solidarietà dettati dalla razionalità etica del diritto e da un internazionalismo più equilibrato di quello attuale).

scritto da Troncarelli Barbara
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Note sulla dimissione del Vescovo dallo stato clericale
25.06.2019

Jun

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Il saggio trae spunto da alcuni recenti eventi ecclesiali e provvedimenti pontifici che, ad avviso dell'Autore, possono risultare gravidi di conseguenze e rappresentare, altresì, delicate e problematiche interferenze con quella che è la divina, irreformabile costituzione della Chiesa e l’ecclesiologia, siccome essa promana soprattutto dal Concilio Vaticano II e dalla imponente riflessione teologica che ne è schiettamente derivata. In estrema sintesi, quel che si intende qui rappresentare è una non lieve (assai sofferta) perplessità circa la reale, legittima possibilità che un Vescovo possa essere dimesso dallo stato clericale; o, quanto meno, nel caso che la legittimità di siffatto provvedimento non risultasse esclusa, qui si intende evidenziare la veemente non opportunità dello stesso.
L’evento ecclesiale, e la relativa decisione pontificia, di cui si tratta, infatti, riguarda la dimissione dallo stato clericale dei Vescovi cileni Cox Huneeus e Ordenes Fernandez, e dell’ex Cardinale statunitense McCarrick. È fuor di dubbio - ed è bene dichiararlo sin da subito per sgombrare, ab imo fundo, il campo da ogni fraintendimento o equivoco e sottovalutazione del dolore delle vittime - che le ragioni che hanno motivato la decisione pontificia sono gravissime e non possono ormai essere misconosciute o sottovalutate: il recente summit pastorale voluto a Roma dal Santo Padre con i Presidenti delle Conferenze episcopali di tutto il mondo, alcuni Capi Dicastero della Curia Romana, altri esperti e rappresentanti delle vittime, lo dimostra in maniera irrefutabile.
Le presenti riflessioni intendono piuttosto declinarsi essenzialmente sul fronte canonico e su quello ecclesiologico.

scritto da Sciacca Giuseppe
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Alcune osservazioni in tema di communio: la natura giuridica dell’actio communi dividundo
25.02.2019

Feb

25

Lo studio analizza le origini della communio quale fenomeno giuridico complesso nell’esperienza giuridica romana. In particolare l’interesse è concentrato sulla introduzione e la formula dell’actio communi dividundo tra bona fides e societas.

scritto da Carro Valeria
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Natura ed effetti della sospensione dei pagamenti di cui all’art. 48 bis del d.P.R. n. 602/73
24.02.2019

Feb

24

Il recente intervento legislativo di ampliamento dell’ambito di applicazione del blocco dei pagamenti di cui all’art. 48 bis del d.P.R. n. 602/73, al quale sono peraltro connessi ulteriori e non meno incisivi effetti, induce a procedere ad un inquadramento sistematico dello stesso. A tal fine, dopo avere dimostrato l’ascrivibilità della misura a quelle cautelari automatiche con contenuto anticipatorio, si prospettano sulla base dei principi dell’ordinamento nazionale e comunitario i possibili rimedi alla carenza di tutela del destinatario.

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Il nuovo regolamento attuativo dell'iniziativa dei cittadini europei: osservazioni a prima lettura
23.02.2019

Feb

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L'articolo ha per oggetto il nuovo regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio sull'iniziativa dei cittadini europei (ICE), che si applicherà dal 1° gennaio 2020 sostituendo il regolamento n. 211/2011. Dopo una sintetica illustrazione del vigente regime giuridico dell'ICE e delle criticità emerse nella sua applicazione, l'articolo esamina le principali novità introdotte dal nuovo regolamento, con l'obiettivo di comprendere se esso potrà contribuire alla piena valorizzazione dell'ICE quale strumento volto a rafforzare la legittimità democratica dell'Unione europea.

scritto da Santini Andrea
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Dal funzionalismo strutturale al "nichilismo giuridico"
22.02.2019

Feb

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La trasformazione di significato che investe le categorie antropologico-giuridiche con cui si è soliti interpretare la realtà determina un’epoca, quella contemporanea, di difficile definizione, caratterizzata da uno sradicamento esistenziale generalizzato. Ne deriva un processo di annichilimento del diritto, espressione utilizzata da Bruno Romano per descrivere l’attuale normatività e frutto di un pregresso e radicato nichilismo finanziario. Nel presente contributo, la teoria funzional-sistemica di Niklas Luhmann è assunta quale chiave di lettura di uno scenario in cui, nella prospettiva di Romano, si afferma il primato del funzionamento, ovverosia di quel principio-guida del “nichilismo giuridico” che, come emerge nella riflessione di Natalino Irti, si realizza nel proceduralismo.

scritto da Chiesi Valentina
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L’ampliamento dell’ordine episcopale del Collegio cardinalizio: la cooptazione di quattro porporati equiparati ai Cardinali Vescovi (rescriptum ex aud
21.02.2019

Feb

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Con il rescritto ex audientia Ss.mi del 26 giugno 2018, Papa Francesco ha cooptato tre Cardinali presbiteri ed un Cardinale diacono nell’ordine dei Vescovi del Collegio cardinalizio, equiparandoli in tutto ai Cardinali insigniti del titolo di una chiesa suburbicaria, in deroga al Codice di Diritto Canonico del 1983. Nel contributo si tenta di individuare le ragioni sottostanti alla decisione pontificia, che ha modificato la struttura del Collegio dei Cardinali ed influenzerà l’elezione del successore di Pietro.

scritto da Ganarin Manuel
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Il riconoscimento civile dello scioglimento canonico del matrimonio non consumato e l'attuale regime pattizio: spunti per un ripensamento (in vista d'
20.02.2019

Feb

20

Il Concordato revisionato (nel 1984) non contempla più una previsione sul riconoscimento civile delle dispense canoniche super rato: e ciò, eminentemente, in ragione di condizionamenti politico-ideologici che incidono sul percorso di revisione (bilaterale), e sul contestuale intervento della Consulta (sent. 18/1982) che (a negoziati ancora in corso) avalla la teorica alla base di quei condizionamenti (il ‘dominio’ statale sulla regolazione del rapporto coniugale), operando un vaglio in senso formalistico sulla procedura super rato e approdando all’avviso di un’insufficiente garanzia di tutela giurisdizionale (ivi prestata). Questo saggio mira anzitutto a focalizzare l’origine, la “misura” e l’incidenza di questi condizionamenti nel condurre all’espunzione della previsione in parola; ponendo in luce, appresso, (le contraddizioni e) i contrasti che si producono, in ragione di tale espunzione, rispetto all’assiologia, alla “filosofia” e alle finalità dell’Accordo del 1984. Successivamente, (il saggio) procede a un’agile disamina delle innovazioni/evoluzioni che dopo la sigla dell’Accordo si registrano nei due (rispettivi) fronti ordinamentali, atte ad agevolare, sotto diversi aspetti, una più compiuta delineazione della specificità delle procedure super rato (e della portata effettiva delle garanzie in esse fornite); ponendo in evidenza, in particolare, per quanto riguarda il fronte statale, i salienti sviluppi giurisprudenziali che paiono segnalare, per molti versi, l’urgenza di un compiuto diradamento di quella persistente “ombra” (politico-)ideologica gravante sull’Accordo.

scritto da Dell'Oglio Marco
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L'azione di contrasto preventivo alla criminalità mafiosa e le informazioni antimafia interdittive: tra legalità ed efficacia
19.02.2019

Feb

19

Il saggio affronta il tema delle misure di contrasto preventivo all’attività delle organizzazioni mafiose, con particolare riguardo alle informazioni antimafia interdittive. Dopo un esame dei tratti essenziali di quelle misure e delle ragioni di tensione con il principio di legalità, il lavoro si sofferma sulla necessità di adottare accorgimenti di natura procedimentale e organizzativa per preservare la legittimità di questo efficace strumento di contrasto.

scritto da Micciché Calogero
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