News scritte da IDA SOLDINI
IDA SOLDINI
La teoria classica del diritto può dialogare con il pensiero giuridico contemporaneo, che tanto a livello civile quanto a livello internazionale mostra negli ultimi anni di avere sempre meno autorevolezza? Questo articolo propone alcune riflessioni provenienti dal diritto canonico, in cui a partire dalla metà del XX secolo è in corso una vivace discussione sulla natura dello “ius”. Punto di partenza è l’opera di Petar Popović, uno dei canonisti più attenti a questa questione. Sua convinzione è che la formulazione più completa del diritto classico, quella di Tommaso d’Aquino, deve a questo scopo essere ampliata. Diversamente da quanto è corrente nella scuola tomista, occorre integrare la discussione sulla legge (Summa Theologiae, Quaestiones de lege i.ii, q. 90-108) con quella sul giusto, de iure e de iustitia, la 57.esima e la 58.esima della Summa ii.ii, in cui viene riproposto il dikaion greco. Ma se da un lato in questo modo il ponte fra la classicità giuridica e la moderna formalizzazione del diritto può davvero essere costruito, restano aperte le domande sulla natura della “legge” che la modernità ha radicalmente distinto da qualunque significato giuridico: in fisica ed economia ad esempio. Ma in fondo è la parola “natura” stessa ad essere messa in questione: come si identifica ciò che è “posseduto per natura”? Per questo, il tentativo dell’Autore qui discusso andrebbe portato a compimento, al di là del diritto romano e al di là di Aristotele stesso.
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