Sulle recenti riforme in ambito penale tra populismo, garantismo e costituzionalismo
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Una disamina delle recenti riforme in ambito penale disvela la presenza di visioni politicosociali non soltanto diverse, ma a volte in netta contrapposizione. Da un lato, una prospettiva che tende a ispirarsi al più alto costituzionalismo, al fine addirittura di ridurre il ruolo della violenza/afflittività nella gestione delle dinamiche punitive; dall’altro lato, una prospettiva che invece si ispira a una visione populista diretta a valorizzare sempre di più la dimensione repressiva del diritto penale e quindi ad entrare in tensione con i limiti alla politica posti dal costituzionalismo. Di recente la tensione tra populismo e garanzie sembra essersi fatta ancora più acuta, con il rischio di aprire un conflitto tra legittimazione democratica e legittimità costituzionale che può essere molto rischioso per la stessa tenuta delle istituzioni. Da qui l’auspicio di un ritorno a una visione di dialogo e condivisione sui principi fondamentali sui quali si basa la nostra convivenza costituzionalmente orientata.
keywordsriforme penali, populismo penale, garantismo, costituzionalismo.Biografia dell'autoreUniversità di Firenze – roberto.bartoli@unifi.it |
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